L'arte

 L’espressione artistica più importante di questa civiltà è collegata soprattutto alla costruzione delle tombe dei re, delle piramidi, e agli oggetti, ai dipinti e alle sculture in esse ritrovati.

 Le pitture erano strettamente collegate con l’architettura e con la scultura; molte di esse abbellivano le pareti delle camere sepolcrali rappresentando fatti e imprese di uomini e di divinità. Nell’antico Egitto, l’arte era legata alla religione e alla vita dopo la morte.

Serviva a illustrare i legami che uniscono gli dei e il faraone, ma anche ad accompagnare gli Egizi nel regno dei morti. Poiché poche persone sapevano leggere, affreschi e sculture sono messaggi che tutti possono comprendere.

Nei templi, gli artisti celebrano il faraone. Lo rappresentano sempre come un uomo giovane, bello e potente, capace da solo di distruggere i nemici dell’Egitto. Lo dipingono mentre porta offerte agli dei. Queste immagini hanno anche la funzione di ricordare il carattere divino e il potere assoluto del re.

 

L’arte degli Egizi era molto colorata: i grandi edifici pubblici e il palazzo del faraone erano costruiti in mattoni ricoperti di intonaco dipinto e bandiere colorate sventolavano contro il cielo azzurro. I dipinti sulle pareti delle tombe e dei palazzi erano coloratissimi, pure così i bassorilievi e le sculture. L’arte era praticata da artigiani specializzati, che obbedivano a precise regole: esse definivano le misure e le proporzioni con cui dovevano essere rappresentate le figure umane. Lo stile dell’architettura, della pittura e della scultura, non si modificò molto nei tremila anni di storia di questa civiltà.

Maschera funeraria Tutankhamon, Metà del XIV secoli a. C. Oro, Pietre semi preziose, ceramica. Il Cairo, Museo Egizio

Maschera funeraria Tutankhamon, Metà del XIV secoli a. C. Oro, Pietre semi preziose, ceramica. Il Cairo, Museo Egizio

 

Dal museo egizio - Torino

Dal museo egizio – Torino

Nella pittura e nella scultura le forme sono stilizzate e ripetute secondo formule fisse (canoni). Ma in molti casi, specialmente quando le figure ritratte non sono il faraone o i nobili, ma la gente comune colta nelle occupazioni quotidiane, lo stile diventa più sciolto, naturale, a volte straordinariamente vivace. L’arte egizia, che a volte è stata definita monotona e ripetitiva, si rivela anche vivace e capace di descrivere gli uomini durante la vita di tutti i giorni.

LE REGOLE DA RISPETTARE:

Sui bassorilievi e i dipinti, i personaggi più importanti, come gli dei e i faraoni, sono più grandi degli altri.

Le donne e i bambini sono sempre più piccoli.

Le persone sono rappresentate a metà di profilo e a metà di fronte: la testa, la vita e le gambe sono spesso disegnate di profilo, l’occhio, le spalle e il ventre, di fronte.

I COLORI SONO:

I pittori preparano i colori con pigmenti naturali diluiti in acqua, resina d’acacia o tuorlo d’uovo.

Il nero si ottiene dal carbone di legna, l’azzurro da un minerale che si chiama azzurrite, di verde dalla malachite, il rosso dall’ossido di ferro…..

Per conservare la vivacità dei colori, si ricopre l’affresco con uno strato di vernice a base di resina d’albero.