Il Nilo inondava i campi, durante il periodo delle piene (tra luglio e settembre) lasciando un fango fertilizzante di color nero (per questo la valle del Nilo veniva chiamata KEMET ossia terra nera), chiamato limo, che agiva come un concime naturale così da ottenere molti raccolti.
In Egitto vi erano tre stagioni a cui era legata l’attività agricola: la stagione di akhet, la stagione di peret la stagione di shemu (o shomu).
Gli antichi egizi impararono a controllare la distribuzione dell’acqua costruendo dei canali che trasportavano l’acqua nei campi lontani dal corso del fiume e un sistema di dighe, in grado di controllarne la forza.
Gli egizi coltivavano i cereali come orzo, frumento, farro e piante di fichi, datteri, noci e uva da cui ricavavano il vino.
GRUPPO GIAMMI
Gli Egizi commerciavano con altri popoli: prendevano legname, pietre dure per decorare i gioielli, argento, spezie e anche schiavi. In cambio davano grano, gioielli, amuleti, profumi, stoffe, vasi, arredi, pelli di animali selvatici, armi e carta di papiro Le principali vie di comunicazione erano il Nilo e i suoi canali.
I mezzi di trasporto più usati erano, perciò, le imbarcazioni. Gli Egizi avevano imbarcazioni di diversi tipi e grandezza:
● le barche più piccole erano fatte con piante di papiro ed erano usate per brevi viaggi;
● le barche di legno erano utilizzate per la pesca;
● le chiatte, grosse barche con il fondo piatto, servivano per il trasporto di pietre pesanti;
● le grandi navi servivano per le cerimonie religiose o per i viaggi commerciali anche nel mare. Infatti gli Egizi attraversavano il delta del Nilo e navigavano nel Mediterraneo. Gli Egizi si spostavano anche attraverso il deserto con carovane di asini.
GRUPPO DARIO
Gli artigiani dell’antico Egitto erano molto abili, cioè capaci, e sapevano produrre tutti gli oggetti di uso quotidiano come i vasi, i cesti, le stoviglie, le stoffe, gli indumenti, cioè gli abiti, le calzature. Inoltre producevano oggetti di lusso, cioè oggetti raffinati e di grande valore, come i gioielli. Costruivano anche gli arredi, cioè i mobili, per le case: i letti, i bauli, cioè delle grandi casse che servivano come contenitori, le sedie e le poltrone. Altri artigiani decoravano i templi, i palazzi e le tombe e facevano tutti gli oggetti necessari quando una persona moriva. Infatti con il morto erano sepolti, cioè messi nella tomba, gli oggetti appartenuti al defunto, cioè al morto: gli amuleti, le statue, i vasi, i sarcofagi. Questi oggetti erano il corredo funebre del defunto. Altri artigiani erano fabbri, tagliatori di pietre, costruttori di barche, di attrezzi agricoli, facevano la carta di papiro eccetera.
Gruppo RICCARDO